Dopo aver visto queste foto( http://www.repubblica.it/persone/2010/10/30/foto/bimbo_robocop-8585639/1/?ref=HRESS-4)ho provato una fortissima invidia. 
Se avessi avuto 30 anni di meno avrei messo sotto torchio i miei genitori per avere un costume così.

Complimenti al papà che, evidentemente, è più 'bambino' del figlio!

A questo punto però non posso far altro che parlare di quel magnifico film uscito in Italia con il titolo originale (e non con creazioni tipo: Anche i robot hanno un cuore), ovvero Robocop.
Nella mia personale guida Michelin dei film raggiunge ampiamente un 7,5. 

Perché? perché è un film coerente con la premessa (prima regola del Manuale del cinema pag. 12, per dirla come Altafini).

Cioè:
Premessa= Detroit. In un futuro non troppo lontano il divario sociale si amplia sempre più, rendendo le comunità schiave delle aziende private. In questo mondo degradato il problema della criminalità e della devianza assume la rilevanza maggiore. Le locali forze di polizia non sono in grado di tenere testa all’ondata di violenza e i tagli alle risorse comunali non facilitano le cose. Le grandi aziende private vedono nel problema una fonte di guadagno e decidono di partecipare alle gare di appalto per la produzione di androidi in grado di contrastare la criminalità e rimpiazzare così gli umani.
Semplice no?
Eppure in questa semplicità sono riusciti a costruire un film quasi perfetto, dove non ci sono buoni contro cattivi, ma solo esseri umani in lotta per la  sopravvivenza.
La scelta degli attori è perfetta dal protagonista (un ancora non conosciuto Peter Weller) al cosiddetto ‘cattivo finale’ (Ronny Cox). 

I momenti umoristici sono inseriti con sapienza senza far perdere di credibilità al film, non ci sono storie d’amore improbabili e, cosa più importante, non c’è l’happy ending.
Anzi, paradossalmente, il film finisce nella maniera peggiore…

Scene Cult
Uccisione dell'agente Murphy
Scontro con l'ED209
Tutta la sequenza nella raffineria abbandonata.

Oltre che un film di fantascienza, Robocop, riesce ad essere una ottima ‘finestra’ su di un futuro (purtroppo) non molto lontano. 
Una chiusura più banale di questa non potevo trovarla..

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Edna Von V
Se c'è qualcosa di più importante del mio ego su questa nave, la voglio catturata e fucilata.

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