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Eh si, carissimi, fedelissimi, lettori del blog…è arrivato Natale!
Anche noi, come le grandi multinazionali, andiamo in vacanza ma, prima di chiudere, vogliamo farvi gli auguri alla nostra maniera…come? Nell’unico modo che conosciamo, ovvero citandovi un film!
Gustatevi questa perla del cinema italiano, ci vediamo il 3 Gennaio!
SLEALE & RED HEAD


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E' fine anno e immagino che come me anche molti di voi saranno intrappolati in riunioni aziendali piene di numeri e bilanci, ma magari molto più semplicemente siete alla prese con il tirare le somme di questo 2010 e con la lista dei buoni propositi per l'anno venturo.
Io con i buoni propositi ho smesso (devo ancora adempiere a quelli del 2002), ma il recap ci sta.

Non che durante le feste per me cambi qualcosa: continuo ad augurare alle persone quello che auguro loro tutto il resto dell'anno.
Però è proprio questo il momento in cui ci si volta in dietro e ci si domanda perché cazzo siamo qui, a fare cosa, per chi, a che pro.

Se tutto vi è andato per il meglio, vi auguro solo un 2011 ancora più pieno.
Se siete un po' giù come la sottoscritta spero che il seguente video di risollevi gli animi.
Con me fa miracoli ogni volta, spero faccia lo stesso effetto anche a voi.


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Un momento di nostalgia per il post di oggi.
Vi ricordate il telefilm che andava in onda su alcune reti private  dal nome ‘Capitan Power’?
Ebbene, oggi ho visto per caso l’intro (che se non ricordo male era prevista in ogni episodio) e ho pensato:‘Ma che figata!’. Voglio dire, siamo di fronte ad un precursore di Matrix! Certo, il protagonista è un po’ bimbo bello(cioè un bambolotto) ma nell’insieme (cercando di ricordare il più possibile) direi che era divertente. Purtroppo non sono riuscito a (ri-) vedere neanche un episodio quindi non posso dare un giudizio oggettivo. Ricordo però che era abbastanza innovativo, mi sembra infatti (aspetto smenite/conferme mi raccomando),  che durante il telefilm si poteva interagire con un apparecchio (se non erro era una specie di giocattolo –pistola), cercando di colpire oggetti sullo schermo. 
Spettacolare eh?

Vi esorto vivissimamente a commentare se avete altre informazioni riguardo questa perla del tubo catodico, donataci dalla grande madre America!

Per farvi ricordare, gustatevi il trailer! (che ha suscitato in me teneri ricordi d’infanzia: Voglio anch’io Marcello Cobra!)

Frankenstein junior

Film da non perdere quello che va in onda su Rete4 in seconda serata, forse anche terza (23,55 circa): Frankenstein junior.

Il capolavoro comico girato da Mel Brooks vede nel cast:  Gene Wilder, Peter Boyle, Marty Feldman, Teri Garr, Madeleine Kahn


La trama:
Il professore Frederick Frankenstein (Gene Wilder) riceve in eredità dal nonno, il famoso Barone Viktor von Frankenstein, il castello della famiglia in Transilvania. Trasferitosi in Romania, il giovane medico avrà modo di ricredersi sugli esperimenti del nonno che aveva rinnegato.

Direi che dopo Hollywood Party, questa è sicuramente una delle commedie più riuscite di sempre.
Funziona davvero tutto, dall’uso del bianco e nero, ai costumi, alla scelta del cast. La sceneggiatura è un concentrato di battute raffinate una più bella dell’altra.
Assolutamente da non perdere anche per vedere in un piccolo cameo, un irriconoscibile Gene Hackman nei panni di un eremita cieco.

Scene Cult
Il film intero, ma se devo proprio scegliere:
Sequenza del bisturi
Passaggio segreto
Lupu ululà

Attori
Vince Gene Wilder che è all’apice della sua comicità. Lo aiuta in maniera determinante la pettinatura a ‘a schiaffo’.


Voto: 8
Il destino è quel che è non c’è scampo più per me!

Tre uomini e una gamba

In pieno clima natalizio vi suggerisco una bella commedia italiana: Tre uomini e una gamba, in onda su Italia1 alle 21.10.
Il film, diretto da Massimo Venier e dal trio comico divenuto famoso con la trasmissione ‘Mai Dire Gol’ vede nel cast:  Marina Massironi, Giacomo Poretti, Aldo Baglio, Giovanni Storti, Maria Pia Casilio.

La trama è incentrata sul viaggio di Aldo, Giovanni e Giacomo per accompagnare quest’ultimo al suo matrimonio. Durante il road trip, avranno modo di riflettere sulle loro scelte di vita.

Il film uscì nel 1997 durante le festività, sfidando il cine-panettone di De Laurentiis e fu un successo. Il bello è che ci riesce senza volgarità, con battute divertenti e una trama veloce e carina. La sceneggiatura è ben congeniata, anche se è evidente che la pellicola è un insieme di sketch  legati da un filo sottile.
Nonostante questa piccola limitazione, sono presenti alcune scene memorabili: la partita di calcetto Italia-Marocco (sulla falsariga di Marrakech Express), Il cortometraggio in bianco e nero del Controllore e il famosissimo Ajeje Brazorv, Dracula che incontra i Leghisti.
A differenza delle loro ultime performance, il trio è ai massimi livelli e riesce a far ridere per tutti i 100 minuti.

Scene Cult:
Finta telefonata di Aldo che si arrabbia
Partita Italia-Marocco

Attori:
Le battute migliori vengono dal duo Aldo-Giovanni. Il premio partita sky va a loro.Praticamente tutte le volte che Giovanni gareggia con un bambino mi sono sentito male.

Voto Guida Michelin 6,5
E Giacomino si sposaa! Miii tra poco ti Accasi!



IL SONDAGGIONE!!

Oggi pubblichiamo il SONDAGGIONE del 2010!
Ebbene si, prima di chiudere questo lungo anno, vi chiediamo quale è stato per voi il film migliore del 2010!
Potete votare entro il 31 Dicembre, giorno in cui oltre a festeggiare la fine dell'anno, si decreterà anche il vincitore!
Forza, fatevi avanti e fate vincere il vostro film!

P.s.
Ah, se un fim non dovesse comparire nel SONDAGGIONE, vi preghiamo di segnalarcelo, provvederemo ad inserirlo subito!
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Finito Dexter, si avvicina il momento più duro dell'anno: la pausa natalizia delle serie tv.
Per fortuna ci viene somministrato del metadone sottoforma di Golden Globe e Accademy Awards.
Per ora limitiamoci alle nomination dei Globe aprendo ufficialmente il totovincitori [nei commenti, ovviamente].
In palio, per i vincitori, una cena intima con i bellissimi curatori del blog.

Miglior film drammatico
Black Swan
The Fighter
Inception
The King’s Speech
The Social Network

Miglior commedia o musical
Alice In Wonderland
I ragazzi stanno bene
The Tourist
Burlesque
Red

Miglior attrice protagonista in un film drammatico
Halle Berry (Frankie and Alice)
Nicole Kidman (The Rabbit Hole)
Jennifer Lawrence (Winter’s Bone)
Natalie Portman (Black Swan)
Michelle Williams (Blue Valentine)

Miglior attore protagonista in un film drammatico
Jesse Eisenberg (The Social Network)
Colin Firth (The King’s Speech)
James Franco (127 Hours)
Ryan Gosling (Blue Valentine)
Mark Wahlberg (The Fighter)

Miglior attrice protagonista in una commedia/musical
Annette Bening (I ragazzi stanno bene)
Julianne Moore (I ragazzi stanno bene)
Anne Hathaway (Love and other drugs)
Angelina Jolie (The Tourist)
Emma Stone (Easy A)

Miglior attore protagonista in una commedia/musical
Johnny Depp (Alice in Wonderland)
Johnny Depp (The Tourist)
Paul Giamatti (La versione di Barney)
Jake Gyllenhaal (Love and Other Drugs)
Kevin Spacey (Casino Jack)

Miglior regista
Darren Aronofsky (Black Swan)
David Fincher (The Social Network)
Tom Hooper (The King’s Speech)
Christopher Nolan (Inception)
David O. Russell (The Fighter)

Miglior sceneggiatura
127 Ore
I ragazzi stanno bene
Inception
The King’s Speech
The Social Network

Miglior attore non protagonista
Christian Bale (The Fighter)
Michael Douglas (Wall Street 2)
Andrew Garfield (The Social Network)
Jeremy Renner (The Town)
Geoffrey Rush (The King’s Speech)

Miglior attrice non protagonista
Amy Adams (The Fighter)
Helena Bonham Carter (The King’s Speech)
Mila Kunis (Black Swan)
Melissa Leo (The Fighter)
Jacki Weaver (Animal Kingdom)

Miglior canzone
Bound to You (Burlesque)
You haven’t seen the last of me (Burlesque)
Coming Home (Country Strong)
I see the Light (Rapunzel)
There’s a place for us (Le cronache di Narnia - Il viaggio del veliero)

Miglior Colonna Sonora
The King’s Speech
Alice in Wonderland
127 ore
The Social Network
Inception

Miglior serie drama
Broadwalk Empire
Dexter
The Good Wife
Mad Men
The Walking Dead

Miglior serie comedy
30 Rock
The Big Bang Theory
The Big C
Glee
Modern Family
Nurse Jackie

Miglior attore potagonista in una serie drama
Steve Buscemi (Boardwalk Empire)
Bryan Cranston (Breaking Bad)
Michael C. Hall (Dexter)
Jon Hamm (Mad Men)
Hugh Laurie (House)

Miglior attrice protagonista in una serie drama
Julianna Margulies (The Good Wife)
Elisabeth Moss (Mad Men)
Piper Perabo (Covert Affairs)
Katey Sagal (Sons of Anarchy)
Kyra Sedgwick (The Closer)

Miglior attore protagonista in una serie comedy
Alec Baldwin (30 Rock)
Steve Carell (The Office)
Thomas Jane (Hung)
Matthew Morrison (Glee)
Jim Parsons (The Big Bang Theory)

Miglior attrice protagonista in una serie comedy
Toni Collette (United States of Tara)
Edie Falco (Nurse Jackie)
Tina Fey (30 Rock)
Laura Linney (The Bic C)
Lea Michele (Glee)

Miglior miniserie/film tv
Carlos
The Pacific
Pillars of the Earth
Temple Grandin
You Don’t Know Jack

Miglior attore protagonista in una miniserie/film tv
Idris Elba (Luther)
Ian McShane (Pillars of the Earth)
Al Pacino (You Don’t Know Jack)
Dennis Quaid (The Special Relationship)
Edgar Ramirez (Carlos)

Miglior attrice protagonista in una miniserie/film tv
Hayley Atwell (Pillars of the Earth)
Claire Danes (Temple Grandin)
Judi Dench (Return to Cranford)
Romola Garai (Emma)
Jennifer Love Hewitt (The Client List)

Miglior attrice non protagonista in una serie, miniserie o film tv
Hope Davis (The Special Relationship)
Jane Lynch (Glee)
Kelly MacDonald (Boardwalk Empire)
Julia Stiles (Dexter)
Sofia Vergara (Modern Family)

Miglior attore non protagonista in una serie TV, miniserie o film tv
Scott Caan (Hawaii Five-0)
Chris Colfer (Glee)
Chris Noth (The Good Wife)
Eric Stonestreet (Modern Family)
David Strathairn (Temple Grandin)

Bei ragazzi e belle ragazze, su, votate.
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Tra tutti gli scioperi che vengono indetti ogni anno, quello che preoccupa maggiormente - e che mi crea maggiori disagi - è sempre quello degli sceneggiatori.
Porto ancora i segni di stagioni orrende di serie tv altrimenti adorabili: una tra queste è stata senza dubbio Dexter.
Ad una prima stagione al cardiopalma, ne sono seguite due di una bidimensionalità quasi imbarazzante, prive di un singolo personaggio anche solo lontanamente convincente (protagonista escluso) e con un pessimo uso di fotografia e a musica, tanto importante nella prima stagione.
Si sono ripresi alla grande con la quarta e la scorsa domenica è terminata la quinta.
Una quinta stagione che dà un colpo di spugna ai brutti ricordi.


La cosa che era risultata più incredibile nella seconda stagione era che polizia e FBI riuscissero vagamente a capire qualcosa: non sono soggetti che hanno mai spiccato per brillantezza o arguzia e infatti nessuno aveva creduto nemmeno lontanamente che potessero impensierire il nostro controverso giustiziere. Risultato: personaggi ridicoli, intrecci banali, suspance azzerata.
Ma dopo una pausa di un anno hanno deciso di riprovarci con un esito decisamente migliore.
Certo, non è il Dexter che conoscevamo e no, non mi è piaciuto vederlo piangere, ma più di tutto non mi capacito che Debra sia riuscita a capire tutto quello che ha capito (e ammettiamolo: qualche buco narrativo c'era).
Dettagli a parte il tutto si è svolto in maniera incredibilmente lineare: la storia appare coerente e la crescita di Dexter è tangibile. E' un cambio di direzione, sì, ma è una crescita.
Non è un più un semplice personaggio: è reale, è un uomo che ha un passato e che cambia come tutti noi e questo, va detto, non succede MAI nelle serie tv, dove i personaggi sono proprio questo -personaggi!- quindi esuli dal cambiamento e dalla crescita personale.
Dexter riesce nel difficilissimo intento di modificarsi pur rimanendo se stesso: spesso non riesce alle persone in carne ed ossa (colgo l'occasione per salutare tutti i miei ex), figurarsi ai characters.
Ancora un volta gli sceneggiatori hanno capito quali erano i punti di forza e hanno provveduto ad eliminare i vari talloni d'Achille allontanando i bimbi (Astor l'avrei picchiata, giuro), glissando puntata dopo puntata sulla penosa storia d'amore Laguerta-Batista (cioè, dai) e facendo dire a Debra un sacco di parolacce (quando impazzisce perché non capisce lo spagnolo c'è da ridere parecchio).
Tutto quello che succede alle spalle di Dexter, quindi, o è funzionale alla storia principale o viene allegramente cestinato, soluzione sempre ideale.
Lo spettatore ha un vero legame con pochi personaggi ed è giusto, quindi, che le nostre preoccupazioni si rivolgano a loro: come farà Dexter a gestire quella scheggia impazzita di Liddy? Come facciamo a dire che è lui quello senza morale quando Quinn indaga su di lui e nel frattempo gli si fa la sorella? E cosa vuole ora 'sta Lumen? Ci siamo appena liberati di Rita, tipregosignoretiprego, fa che se ne esca di scena al più presto.
Già, ma come?
Tenerla non si può, mi pare chiaro: Dexter ci piace single, senza figli o mogli o sciacquette in giro per casa. Ma ucciderla non era fattibile: non possiamo copiare Rita.
E quindi?
E quindi niente, fino all'ultimo ce la siamo tenuta, in un misto di amore e di odio, finchè il tutto si è risolto per il meglio: The Dark Passenger continua ad essere un'esclusiva del nostro rosso preferito e la biondina (che comunque ha una nomination ai Globe, mica pizza e fichi) se ne va esattamente come era arrivata. Applausi scroscianti.
All'improvviso esce di scena, tra lo sgomento iniziale di Dexter che è a tanto così (gesto del pollice ed indice vicinissssssssssssssssimi) dal farsi beccare dalla sorella e dal saltare il compleanno di Harrison, che dopo il meraviglioso "Die die" non ha più aperto bocca.
L'allontanamento di Harrison è stato funzionale alla trama ed è servito a riportare Dex alla sua figura primordiale, ma ha vanificato tutto il lavoro delle prime puntate che vedevano nel Piccolo Principe il vero incubo del padre: cosa voglio essere? E lui sarà come me? Quando si riperquoteranno su di lui le mie azioni? E in fondo, mi interessa davvero? Cosa spero per me e per lui?

La risposta è nell'immagine a metà post, in attesa della prossima stagione.
Ci vediamo a settembre.
In linea con l'assassino

Segnalo stasera un bel filmetto che va in onda (stano eh) in seconda serata su Italia1 (ore 23,00): In linea con l’assassino. Il titolo originale è sicuramente più accattivante, Phone booth. Ma accontentiamoci suvvia, abbiamo visto di peggio, molto peggio!
Diretto da Joel Schumacher. Con Colin Farrell, Kiefer Sutherland, Forest Whitaker, Radha Mitchell, Katie Holmes.

La trama
Stu Shepard (Colin Farrell), un giovane  aspira a diventare manager,  si reca in una cabina telefonica per telefonare alla sua amante Pamela McFadden(Katie Holmes). Inaspettatamente riceve una telefonata che lo costringerà a riflettere sulla sua vita e sugli errori commessi.

Diciamo che il soggetto  è piuttosto semplice e senza troppe pretese. Tuttavia il film si lascia guardare e la durata(cosa rarissima)  è funzionale alla storia  solo 81 min!
L’uso dello Split-screen (ovvero quando lo schermo si divide in due per mostrare diverse situazioni o personaggi) accentua la tensione del film e la scelta di svolgere la storia ‘in tempo reale’ dona realismo e credibilità alla pellicola.
Ci sono solo delle note stonate: alcuni dialoghi  piuttosto prevedibili e certi ‘comportamenti’ un po’ ridicoli (mi riferisco  al personaggio della moglie interpretato da Radha Mitchell quando si reca dal marito ). Non funziona molto neanche il finale (ma perchè tutto questo? è la domanda che mi sono posto all'uscita della sala) però il film lo salvo, quindi niente insufficienza.
Vi consiglio di leggere le ormai ‘classiche’ curiosità di Wikipedia, perché ci sono alcune informazioni davvero interessanti.

Scene Cult
Dialogo con il pizzaiolo
Scena finale

Attori
Bè gareggiano  solo Colin Farrel e  Forest Whitaker. Il primo dopo il bellissimo Tigerland, perde un pò di colpi, ma alla fine la prova è sufficiente. Il secondo, essendo uno dei miei attori preferiti, vince l'uomo partita Sky (eh si, non sono imparziale!)
Keifer si può apprezzare solo in lingua originale, ma concorre come miglior telecronista...

Voto Guida Michelin 6
Meno male che hanno abolito le cabine telefoniche! (scusami Clark Kent)

The Godfather

In onda stasera su Rete4(21,10) uno dei capolavori della storia del Cinema: Il padrino.
E non lo dico solo io, guardate la posizione in classifica sull’'Internet Movie Database e poi dite se non ho ragione!
La pellicola, diretta da Francis Ford Coppola, vede nel cast: Marlon Brando, James Caan, Al Pacino, Robert Duvall, Diane Keaton

La storia (ma su, la conoscete tutti! )
Al centro della vicenda c’è Vito Corleone(Marlon Brando), padrino di una delle più importanti famiglie malavitose americane. Quando Don Vito decide di non appoggiare il commercio di droga che gli viene proposto dal trafficante Virgil Sollozzo (Al Lettieri), inizia una sanguinosa guerra con le più importanti famiglie mafiose di New York.

Che posso dire di questo capolavoro? Se non lo avete visto,  non ditelo in giro altrimenti vi prendono per marziani. Vi consiglio di guardarlo in lingua originale per apprezzare lo sforzo degli attori nel dialogare nel fantastico italo-americano.
Ammirate le scenografie capaci di catapultarvi nella New York degli anni 40  senza l’ausilio di nessun effetto
stile Señor Spielbergo (dedicherò un post a questa definizione)!
L’unica nota stonata? che verrà trasmesso su Rete4, quindi armatevi di pazienza.
Sopportate le mille ore di pubblicità, Tgcom, Mediashopping e tutto il resto del carrozzone, ne vale la pena.


Attori:
Una gara al più bravo ma, so che andrò contro-corrente, l’uomo partita Sky lo vince Robert Duvall!
Recita  un ruolo difficilissimo, ma lo fa in maniera egregia (passatemi questa nomination, è un po’ quando in una partita con grandi campioni si premia anche il mediano e non l’attaccante da 3 goal!)

Scene Cult (ne scelgo solo due)
Matrimonio di Costanzia
Testa di Cavallo

Voto Guida Michelin 8,5
Baciamo le mani.

The Vanishing

Se stasera dovete stare rinchiusi in casa, e dovete per forza stare davanti alla tv, provate a dare un occhio al film che andrà in onda su Canale5 alle 23,20: The Vanishing
Film diretto da George Sluizer, con Nancy Travis, Jeff Bridges, Sandra Bullock, Kiefer Sutherland.

La trama vede Jeff Harriman (Kiefer Sutherland) impegnato nel ritrovamento della sua ragazza scomparsa misteriosamente. L’ossessione per la sorte della sua compagna lo porta a vivere una doppia vita, fin quando non viene contattato da Barney (Jeff Bridges) che si offre di spiegare il mistero della scomparsa.

Quando ho visto questo film, Keifer Sutherland non era ancora Mr.24 quindi il suo personaggio non mi era sembrato tanto strano. Rivederlo ora,invece è diversissimo: ti aspetti sempre che faccia qualcosa di geniale o che cacci un mp5 dalla giacca. Lasciando stare questo piccolo particolare il film non mi è piaciuto per niente. Diciamoci la verità, vedere Jeff Bridge nelle vesti di un maniaco fa strano, ed infatti non funziona proprio. Inoltre il film diventa prevedibile e l’happy end rende tutto molto, molto triste. Si salva Kiefer che, almeno nella prima parte, da vita ad un personaggio profondo e credibile. Poi diventa il solito film da sabato sera di Raidue (come il classico ‘Le mani sulla culla’) in cui il cattivo che per quasi tutto il film è stato un genio, si trasforma  all'improvviso in un cretino incredibile e si fa mettere in scacco dalla persona meno intraprendente sulla faccia della terra.
No, non ci siamo. 

Attori 
Vince Sandra Bullock che recita per venti secondi (pochi ma buoni).

Scene Cult
Sepoltura
Caffè avvelenato (mammamia no…non si può guardare questa sequenza!)

Voto Guida Michelin: 4,5
Essendo un Remake (girato tra l’altro dallo stesso regista) vi consiglio di vedere l’originale. Vi dico solo due cose: più cupo,  violento e senza happy end! 

L'unico WALL STREET

Oggi recensisco l’UNICO film dal nome Wall Strett (23,30 Canale5). No, non è mai stato prodotto un sequel. No, non ho visto ‘il denaro non dorme mai’. Perché?
Ma insomma, già dal trailer si capisce  che è una cavolata. Inoltre non sopporto
Shia LaBeouf (di cui ricordo solo la buona interpretazione nel film ‘Guida per riconoscere i tuoi santi’) va bene?
Ma veniamo invece al capolavoro di Oliver Stone che sceglie un cast perfetto: Con Michael Douglas, Daryl Hannah,Charlie Sheen, Martin Sheen, Frank Adonis.

La trama vede il giovane e rampante broker Bud Fox (Martin Sheen) cercare in tutti i modi di raggiungere i soldi e la gloria. Grazie all’incontro con il finanziere Gordon Gekko (Micheal Douglas) i suoi sogni diverranno realtà. Pagherà però un prezzo altissimo il suo successo.

Questo è davvero un capolavoro. Un ottimo film ben costruito e con una sceneggiatura assolutamente perfetta. La pellicola riesce ad aprire una finestra sulla finanza d’assalto degli anni 80 dove imperversava (solo allora?!) lo yuppismo espressione dell’avidità senza freni. Oliver Stone realizza un film dal ritmo serrato e dalla trama convincente. Unica nota negativa è forse il finale un po’ scontato che però non pregiudica il giudizio sulla pellicola.

Attori
Difficile dare il migliore in campo perché se la giocano alla grande il duo padre-figlio Sheen e il grandissimo Douglas. Direi che vincono tutti.

Scene Cult
Monologo sull’avidità di Gordon Gekko (che trae ispirazione da un vero discorso tenuto dal finanziere Henry Kravis)


Voto Guida Michelin 7,5
In Gekko we trust

Sleepers

Un bel film va in onda stasera ad un orario improponibile (1,10 ) sulla seconda rete, per dirla come i vecchi. 
Sto parlando del lungometraggio di Barry Levision, Sleepers. Con un castone, come si suol dire: Kevin Bacon, Brad Pitt, Vittorio Gassman, Dustin Hoffman, Robert De Niro.

La storia narra le avventure di quattro ragazzi del quartiere newyorkese di Hell's Kitchen che, finiti in riformatorio, subiscono ogni genere di violenza. Diventati grandi si prenderanno una rivincita sui loro aguzzini.

Il film  mi è piaciuto anche se non posso definirlo un vero e proprio capolavoro. Perché? Bè quando leggo troppi nomi noti nel cast la cosa non mi fa mai piacere…e anche in questo caso si capisce che alcuni attori sono stati scelti solo per incrementare la pubblicità del film (si, Vittorio sto parlando di te!) pur non essendo funzionali alla storia. Che dire…c’è Brad che fa sempre il figo che vince (ringrazio i Coen che  sono riusciti ad estirparlo dal ruolo: maledetto/vincente/figo/intelligente ecc, GRAZIE!) ,Dustin sempre insicuro, Bob apatico e Kevin Bacon che è davvero cattivo. Il film si segue bene solo che a volte rallenta un pò (e visto che lo andrete a vedere all’una di notte vi addormenterete sicuro!) e diventa prevedibile.
Bella la fotografia (specialmente quella nel riformatorio).

Attori
L’uomo partita Sky è per Kevin Bacon che prende la scena a tutti.

Scene Cult
Sottoscala del riformatorio

Voto Guida Michelin: 6
alla fine da soddisfazione

Il ragazzo di campagna

Ecco un bel modo di iniziare la settimana, con un Filmone degno del Manuale del cinema: Il Ragazzo di Campagna (Rete4 21,10). Cult assoluto diretto dal duo Castellano- Pipolo con: Renato Pozzetto, Massimo Serato, Massimo Boldi, Enzo Cannavale, Clara Colosimo

La Trama:
Il contadino Artemio (Renato Pozzetto) compiuti 40 anni , decide di abbandonare la vita bucolica nella campagna Pavese per cercare un lavoro a Milano.
Arriva così nella City, aiutato dal cugino Severino (Massimo Boldi) che gli offre ospitalità e lavoro.

Cosa dire di questo film a parte che è un capolavoro assoluto? Lasciate stare i critici, che hanno bollato la pellicola come una puerile commediola, perché hanno torto marcio. Credo infatti che questo particolare genere di film nostrani (come anche Vieni avanti cretino e simili) sia un patrimonio della nostra cultura che va preservato. E’ ovvio che, se vogliamo giudicare il film attraverso le categorie classiche quali: montaggio, fotografia, sceneggiatura,  non può venir fuori un parere positivo. E’ evidente che, questo film, è distante anni luce da  lungometraggi come I soliti ignoti, il vigile ecc.
Anche ad un occhio non esperto risalta infatti, la banalità di alcuni passaggi, la non-coerenza narrativa, la sterilità dei dialoghi  e, in alcune sequenze (vedi la canzone fatta da semafori e sirene), è lampante la volontà di riempire i vuoti  tra uno sketch e l’altro.
Detto questo, non dobbiamo sottovalutare il ‘trash all’italiana’ a cui   va riconosciuta, una straordinaria  capacità comunicativa e  l’originalità di certe trovate.
La banalità della trama (il contadino che arriva in città) è solo lo spunto per alcune sequenze memorabili, come il famosissimo ‘TAAC’ di Artemio che si prepara il ‘piatto pronto’ (con evidente richiamo a ‘Un americano a Roma’), la casa di due metri quadrati, il colloquio da assicuratore ecc.
Credo infatti che la maggioranza delle persone che hanno visto questo film, ha interiorizzato intere  sequenze per citarle in contesti di vita vissuta. Questa è una caratteristica che solo i grandi capolavori riescono ad avere (il ‘Che te lo dico a fare’ di Donnie Brasco è entrato nel linguaggio comune) e anche ‘Il ragazzo di campagna’ , nel suo piccolo, riesce ad essere un capolavoro.
Cos’altro dire; gustatevelo senza formalizzarvi troppo su alcuni particolari, ma piuttosto, lasciatevi prendere dalla comicità surreale di Pozzetto e godetevi i momenti Cult!

Scene Cult:
Taac
Monolocale

Attori:
Pozzetto regna sovrano.

Voto Guida Michelin Trash 7
Ogni volta che entrerete in una casa di piccole dimensioni vi ricorderete di questo film!

Stanno tutti bene...tranne me!


Il film che sono andato a vedere questo fine settimana è entrato di diritto nella top five dei film da evitare assolutamente. Vi sto parlando di Everybody’s fine il nuovo   lungometraggio con protagonista Robert De Niro.

Il film di Kirk Jones vede  nel cast oltre il grande Bob: Drew Barrymore, Kate Beckinsale, Sam Rockwell, Lucian Maisel.

La pellicola (remake del film di Tornatore) narra le vicende del padre Frank Goode (Robert De Niro) che compie un viaggio per incontrare i quattro figli che vivono sparsi per gli Stati Uniti. Nel suo  percorso capirà che le vite dei suoi pargoli sono ben diverse da quelle che gli hanno raccontato…

Parto dalle cose che mi sono piaciute: 
1)la trovata di rendere il passato da lavoratore di Frank Goode parte integrante della storia. Ho trovato molto originale infatti le immagini dei ‘tralicci’ che seguono con una discreta poesia il viaggio di Frank. 
2)Altra cosa che funziona moltissimo è il punto di vista del padre che, ogni volta che incontra un figlio, lo ‘vede’ sempre come se avesse 6-8 anni.
Tolte queste due trovate, il film è un disastro totale. Il personaggio di De Niro non è un uomo anziano, è un marziano. Non sa che la valigia ha le ruote, non ha un cellulare e utilizza una macchina fotografica con il rullino. Ora, mia nonna (buon’anima) che è antecedente al personaggio di  De Niro, sapeva usare il videoregistratore e sapeva anche cos’è un computer o un videogioco. Invece Frank Goode, è un signore anziano che ha le luci a risparmio energetico (che avrà montato lui no?) ma non sa usare una valigia. Va alle prove di un concerto di musica classica e si comporta come un ragazzino facendo un casino incredibile. Non funziona, e non c’entra neanche che è un ignorante, perché anche una persona che non sa cosa sia la musica classica sa, che quando la gente lavora,  non si fa casino.
 Inoltre Frank è l’unico al mondo che incontra lungo il viaggio persone uguali a lui: un vecchio che non vede i figli perché sono troppo occupati e una camionista che ha perso il marito quasi lo stesso giorno in cui è morta sua moglie.
E non è finita qui! La cosa più ridicola infatti sono i superpoteri. Cioè ok la famiglia, ok il legame tra padre e figlio, ok tutto…però le premonizioni alla Unbreakable sono un’altra cosa.
Inoltre un film dove il tema centrale è il legame padre-figli dedica un minuto, UNO ad una catastrofe familiare. Mah.
Per convincerci che la pellicola è ridicola, non poteva mancare un fantastico happy ending con tutta la famiglia contenta dove non mancano gli stereotipi: ci sono i gay, i divorziati e i falliti in modo che tutti sono d’accordo.
No, non ci siamo proprio.

Scene Scult:
"Mazzate" in metropolitana

Voto Guida Michelin: 4
Andatelo a vedere solo per darmi ragione