Cari amici, dato che in questo blog oltre che di cinema trattiamo anche di televisone, mi sembra doveroso commentare la trasmissione di Fabio Fazio 'Vieni via con me' andata in onda ieri sul terzo canale Rai.

Per farlo mi affido alle parole di una lettrice che vuole restare anonima:

"L'impressione è stata quella di svegliarsi da una anestesia. Ci si guarda intorno e con la bocca ancora impastata dall'effetto del farmaco ci si chiede "ma dove sono, cosa è successo?"
la sorpresa di trovarsi quasi in un altro luogo, eppure la poltrona è la stessa di sempre anche le tende alla finestra sono quelle che vedo di solito, eppure guardando ma soprattutto ascoltando il televisore sembra di essere in un'altra dimensione. C'è qualcosa di nuovo, di prorompente, di magicamente avvolgente, di commovente e nello stesso tempo divertente che vien fuori da quello che è diventato il più insostituibile degli elettrodomestici; c'è insomma la vita raccontata con garbo e con durezza, con nostalgia e con allegria, con disappunto e con  speranza.
Il piacere di ascoltare e di guardare, l'inatteso stupore che sembrava sparito per sempre di fronte alla banalità opprimente, ecco che riaffiora. Si ride con gioia, con consapevolezza, si impara, si condivide, si ricorda, e riaffiora sottilmente  l' indignazione di un tempo e pian piano  ci si sente finalmente adeguati a vedere un programma televisivo, dove non si urla ma addirittura contestualmente si viene indotti a pensare, dove la volgarità non trova nemmeno il più piccolo spiraglio compiacente.
Un programma per tutti per chi come me ha pianto per Falcone e continua a commuoversi di fronte a quel viso, nonostante tutto, sempre sorridente, per chi vede i propri diritti sessuali rivendicati con semplicità e determinazione, insomma senza peccato; per chi è stanco della sopraffazione, della tracotanza ottusa e senza freni, di una autorità sterile perchè senza  autorevolezza.
La barbarie per un momento sta lasciando il posto alla civiltà, il buio fittissimo sembra diradarsi o almeno lascia sottintendere che forse "si può", e quel muto dissenso trova la strada per risalire alla luce e finalmente c'è qualcuno che parla di amore, di amore per un corpo, per una donna, ma con tutta la magia, la sacralità e la unicità che questo sentimento merita. Grazie Saviano, Fazio, Benigni, Vendola, Abbado, vi ringrazio come donna per la mia dignità perennemente violata, grazie soprattutto  per aver parlato ai giovani ed averci dato la possibilità di credere in un mondo migliore."


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Edna Von V
Se c'è qualcosa di più importante del mio ego su questa nave, la voglio catturata e fucilata.

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1 commento:

  1. Concordo pienamente con la lettrice!
    Questa trasmissione è stata un vero raggio di sole nell'oscurità...e il numero di ascolti lascia un barlume di speranza in questa Italia assuefatta e mediocre.

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